La cappella della Val Barberina

La Cappella della Val Barberina

Nel 2007 la quindicina di pensionati che costituiscono il Gruppo Creativo Bedano si riunisce in associazione e l’anno seguente intraprende un progetto che la occuperà per un triennio: la costruzione di una cappella votiva nei boschi patriziali sopra il paese di Bedano, utilizzando mattoni e coppi prodotti “in casa” con argilla cavata in Alto Malcantone in località “Pian Piem”.
Per la cottura dei laterizi viene ripristinato un vecchio forno elettrico messo a disposizione da Claudio Crippa e sistemato dall’elettricista Flavio Fankhauser di Barbengo e dall’esperto in elettronica Bogdan Kuczynski abitante a Ponte Tresa.
La statua della Madonna posta nella cappella è invece modellata dall’artista Alessia Carrara di Pura con l’aiuto della giovane Shyrlie Rezzonico di Torricella-Taverne.
Con l’assistenza di Osvaldo Vidimari ed Egidio Vezzoli di Bedano viene allestita la domanda di costruzione.
Un grande contributo è stato offerto dai fratelli Involti di Arosio, Antonio Bisceglia di Bedano, Flavio Brigatti di Manno, Giuseppe Mercoli di Gravesano, dalle ditte Ochsner di Lamone, Milani trasporti di Mezzovico e dalla ditta Destefani Lavori forestali di Aranno.
Un valido contributo è giunto anche da parte degli operai del Comune di Bedano.
La cappella viene inaugurata e benedetta il 19 settembre 2010 da don Claudio Premoli, attualmente arciprete di Mendrisio.

Attualmente la cappella della Val Barberina è proprietà del Patriziato di Bedano, il quale esprime con grande ammirazione i ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito alla costruzione di questo “gioiellino” e assicura un’adeguata manutenzione per la sua conservazione per l’avvenire.