Tutti i sentieri indicati nella cartina sono ora praticabili

Tutti i sentieri indicati nella cartina sono ora praticabili
L’Ufficio patriziale, in collaborazione con il Municipio di Bedano, ha progettato e portato a termine il rinnovo della tratta di sentiero che dal paese di Bedano, con inizio in via alla Corte, porta al vecchio bacino comunale per l’acqua potabile.
Il vecchio sentiero era a tutt’oggi in disuso e non percorribile poiché invaso da rovi e da castani sradicati.
I lavori sono stati portati a termine a cavallo fra il mese di giugno e luglio 2018.
Si tratta di un accesso per collegare il paese con il sentiero superiore, che porta ad Arosio, eseguito da una azienda forestale e da un gruppo di Esploratori pionieri. Sono stati ripuliti, sistemati e rimessi a nuovo tratti del vecchio sentiero esistente e creati dei gradini molto comodi, che portano al sentiero che sale alla strada forestale e da qui al confine con Arosio, fino al punto denominato “Termanon da Rus”.
La prima tratta di sentiero è stata eseguita dal Patriziato, unicamente con mezzi finanziari propri, facendo capo ad una azienda forestale. Per la seconda tratta si ringrazia il Municipio per il prezioso contributo finanziario e per avere messo a disposizione un operaio comunale qualificato nell’uso della motosega.
Il Patriziato chiederà l’intervento da parte degli Enti cantonali preposti e all’ Ente turistico luganese di porre a dimora la segnaletica di base dei sentieri sulla tratta ripristinata e di individuare per il prossimo futuro una soluzione possibile e praticabile con la convivenza degli escursionisti appassionati della Mountain Bike.
La questione specifica dell’uso della biciletta da discesa Downhill, che vediamo a tutt’ora scendere da Arosio fino alla bassa Val Barberina, è da risolvere in altra sede e momento, con un progetto di un sentiero da dedicare unicamente alle bike e che tenga in considerazione l’aspetto sicurezza di eventuali escursionisti.
È intenzione del Patriziato ripristinare un’altra tratta di sentiero, che dal vecchio bacino per l’acqua potabile si dirama verso Nord in direzione della strada forestale creando un circuito, nell’intento di offrire alla comunità una opportunità in più di svago nel bosco. Questa tratta di sentiero era già presente, ma purtroppo non più utilizzata e quindi andata quasi totalmente persa, ma che oggi si può rendere di nuovo percorribile.
In rosso il sentiero 2015
Momenti di storia di Bedano è stato pubblicato nel 2003: un libro di 170 pagine di Giorgio Tognola sul “paese più bello di tutti”, così come lo aveva definito lo storico Jakob Burckhard in occasione di un suo viaggio verso l’Italia nel 1846.
Si tratta di una serie di brevi capitoli per conoscere il passato della nostra gente che ci permette di scoprire il territorio, di intravvedere le condizioni sociali ed economiche della popolazione bedanese tra il medioevo e l’età contemporanea.
Nella raccolta Il tascapane/Sei racconti e il diario di un soldato tra ‘600 e ‘900, edito nel 2013 dalle Edizioni Ulivo di Balerna, Giorgio Tognola ha ricostruito con il titolo Con urlo di bestia lacerata, una storia bedanese della seconda metà dell’Ottocento fondendo alcuni episodi descritti in documenti scovati nell’Archivio comunale con altri raccontati da anziani avventori di cinquant’anni fa, nell’allora osteria Menghetti.
L’arciprete di Sondrio Nicolò Rusca, pubblicato nel 1993 dal sacerdote Abramo Levi, ricostruisce la vita, il ministero e la morte tragica del beato Nicolò Rusca, nato a Bedano nel 1563, parroco a Sessa, arciprete a Sondrio dal 1590 al 1618, processato dalle autorità grigioni, morto sotto tortura a Thusis il 4 settembre 1618.
Nel 1904 Vittore Pellandini, arbedese, coniugato con la bedanese Margherita Martinetti, pubblica Bedano/Usi e costumi/Dialetto/Uomini illustri. L’agile opuscolo, ripubblicato nel 1997 dal Comune di Bedano, illustra le attività dei bedanesi, l’alimentazione, le feste religiose, il carnevale, gli usi legati alla nascita e alle nozze ed elenca 379 vocaboli del dialetto bedanese d’allora.
L’archivista della città di Lugano Pietro Montorfani ha pubblicato nel 2014 Un matrimonio che s’ha da fare (e che non si farà). Si tratta della ricostruzione di un fatto storico avvenuto a Bedano nel 1816 e che ha coinvolto giovani della regione, una ragazza di Bedano, i genitori e il parroco di San Pietro e che sfocia in un processo presso il Tribunale distrettuale di Lugano.
Giocondo Albertolli/Cronaca di una vita al servizio dell’arte è il lavoro di ricerca che Tarcisio Casari ha pubblicato nel 1991. Il lavoro ricostruisce la vita di Giocondo Albertolli, nato a Bedano nel 1742 e morto a Milano nel 1839. Nella sua lunga vita l’illustre bedanese, disegnatore, stuccatore, intarsiatore, architetto e professore d’ornato all’Accademia milanese di Brera, lascerà costruzioni religiose e profane che si possono ammirare ancora oggi.